Un appuntamento che rinnova la fede e la devozione verso il lodato più amato dell’Isola e che racchiude storia e tradizione di un popolo che da secoli lo venera e gli dedica il rito che ha inizio il 1° maggio e si conclude il 4 con il rientro a tarda sera nell’antica chiesetta di Stampace. 20 le traccas provenienti anche da Domusnovas e Guasila, 77 le associazioni e i gruppi folk che riuniscono migliaia di persone che sfilano con gli abiti tradizionali. Giungono da tutta la Sardegna: da Tempio Pausania, Tonara, Sennori, Sant’Antioco, Ovodda, Desulo, Carbonia Serbariu, Cabras, Aritzo, Sanluri. Un tripudio di colori arrichito da 170 cavalieri, 4 plotoni di Miliziani a cavallo, 60 militari in divisa ottocentesca, i suonatori delle launeddas e i sindaci dei comuni che ottant’anni fa sono stati coinvolti nei bombardamenti della seconda guerra mondiale.









