A Cagliari gli studenti delle superiori si ribellano e occupano due licei: l’Euclide e il D’Arborea. Il motivo? Più di uno, e la protesta nei prossimi giorni si allargherà, coinvolgendo anche altri istituti, sia di Cagliari sia della provincia. Armati di striscioni, ma soprattutto di rabbia, centinaia di giovanissimi e giovanissime hanno proclamato una sorta di assemblea permanente. Le ultime proteste risalgono a un mese e mezzo fa, adesso la tensione si è spostata dalle piazze alle aule. Ma cosa sta realmente accadendo? Alessandro Frongia è il presidente della Consulta provinciale degli studenti: “Con la nostra occupazione rivendichiamo progetti e percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento che formino gli studenti al mondo del lavoro, e non iniziative inutili per occupare ore. trasporti pubblici più efficienti che riescano a soddisfare per davvero le necessità degli studenti, un’ edilizia sicura per gli studenti, che gli permetta di sentirsi tranquilli all’interno delle aule”. Tutti problemi molto datati, ma ci sono anche rivendicazioni, per così dire, più “moderne”.
“Chiediamo anche un sistema di valutazioni e didattica che consideri l’individualità di ogni studente e non lo giudichi in maniera punitiva e spazi di socialità che in questi ultimi anni di pandemia si è persa per via della didattica digitale integrata e delle restrizioni molto spesso esagerate presenti nelle scuole”.









