Cagliari città più pulita rimane un simpatico e beneaugurante slogan da campagna elettorale, nient’altro. Dopo quattro anni e mezzo di Giunta Truzzu gli spettacoli di cestini stracolmi di rifiuti, strade sporche e spesso spazzate male e discariche che compaiono come funghi possono solo certificare il fallimento della promessa fatta nel 2019 dal sindaco. C’entra il sistema del porta a porta? C’è qualche falla nella vigilanza del territorio per tutelarlo dai cafoni del sacchetto (anzi peggio, in questo caso mobile) selvaggio? Una risposta può arrivare solo dalla stessa amministrazione comunale, che sul tema dei rifiuti fa scena muta da un bel po’ di tempo. I cafoni restano cafoni a prescindere, gli incivili idem, a prescindere che il capoluogo sardo sia governato dal centrodestra o dal centrosinistra. Ma quel pugno di ferro promesso, e tanto auspicato da una larga fetta di elettori, o non c’è stato o, almeno sinora, è insufficiente. E così capita che pure in una traversa di via Italia a Pirri ci sia chi può permettersi di abbandonare mezza casa e insozzare l’incrocio tra due strade.
Divani, scaffali, sacchi ricolmi di rifiuti puzzolenti. Tutto lasciato lì, a marcire sotto il sole nell’attesa dell’intervento dei netturbini. Che, al massimo, potranno ripulire l’area e lasciarla libera, purtroppo quasi certamente in attesa della visita del prossimo incivile, che brinderà alla faccia di controlli e telecamere.









