Sos per circa novecento bambini che, da tutta la Sardegna, sono seguiti nell’ambulatorio dell’età evolutiva di via Romagna a Cagliari. A lanciare l’allarme è il segretario territoriale Fials, Paolo Cugliara, che già un mese fa ha scritto una lettera, denunciando la situazione, all’assessore regionale della Sanità, al direttore generale dell’Asl 8 e al direttore del distretto sociosanitario 1 di Cagliari: “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei genitori dei bambini , circa ottocento, che fanno parte del servizio, chiediamo un intervento immediato e risolutivo perchè questi bimbi, provenienti da tutta la Sardegna si vedono, costantemente, negare o procrastinare le cure con tempistiche inaccettabili”, afferma Cugliara. Una situazione “destinata a produrre non miglioramenti delle condizioni dei piccoli pazienti, ma perdita dei risultati raggiunti con conseguenti peggioramenti delle condizioni di salute e di vita di tutto il nucleo familiare”.
“Perchè in Sardegna dev’essere questa la condizione? Perchè si devono sempre costringere questi bimbi a migrare in altri centri d’Italia con costi, purtroppo, non sempre affrontabili dalle famiglie?”, prosegue il segretario territoriale Fials. “Sono bimbi che necessitano di cure costanti, di protesi, carrozzine, botulino, tossina per alcuni salvavita, perchè nella nostra terra la sanità è sorda? Questo ambulatorio è un punto di riferimento regionale, non provinciale. Chiediamo alla Regione di intervenire, di dare risposte e non promesse perchè le promesse non curano e i bambini, tutti, hanno bisogno di cure”:










