di Antonio Laconi
Oggetto: IL SILENZIO DEI COLPEVOLI
Mi spiace intitolare queste note in maniera pittoresca parafrasando il titolo di un celebre film , ma non trovo altre parole che rispecchino realmente lo stato di totale indifferenza da parte delle istituzioni , in particolare quelle comunali , in termini di istanze da parte dei cittadini sofferenti per varie problematiche dei quartieri ove risiedono o altre di svariata natura.
Il riferimento è quello essenzialmente dei quartieri storici e del loro abbandono , Castello , Marina , Stampace , Villanova ; al di fuori di questi Mulinu Becciu (no diossina) , Is mirrionis .
Vorrei soffermarmi ancora una volta su Castello , quartiere ove risiedo , e per il quale non è stato fatto nulla , dico nulla da decenni , in particolare dall’attuale amministrazione comunale.
In breve le principali problematiche : ascensori non funzionanti , sicurezza anche per palazzi fatiscenti e ruderi risalenti all’ultima guerra mondiale , nessun servizio per i residenti , parcheggi introvabili , bastione chiuso da anni , cantieri inattivi da anni , viabilità , riordino cartelli stradali e non solo , e per ultimo la chiusura da sei mesi della via Mazzini – con due transenne in alluminio- per prevenire attacchi terroristici – conseguentemente il quartiere ha una sola uscita !
Di contro le iniziative dei residenti del quartiere : comitati di quartiere , riunioni ad hoc dei residenti , centinaia di lettere al Sindaco sul sito del comune e per il tramite di urp , istanze continue sui media , servizi ad hoc dei tg regionali e locali , istanze da parte di partiti dell’opposizione all’interno dello stesso consiglio comunale ed al di fuori , istanze da parte di illustri intellettuali e brillanti concittadini eccecc
Risposte da parte delle istituzioni comunali ZERO , tant’è che tutte queste fattive iniziative ed a furia di riunirci ed in assenza di risposte , tutto ciò nel tempo si è tramutato in una sorta di “terapia di gruppo” o “una trattativa di vendita senza acquirenti “ .
Si ha anche l’impressione che nei confronti dei residenti di castello , ma non solo , ci sia una sorta di acrimonia o forse una calcolata indifferenza per mancanza di precise competenze in un quadro complessivo metropolitano , vai a sapere .
Qual è a Cagliari il corridoio per dialogare con le istituzioni , a parte i finti convegni o inutili enunciazioni unilaterali ?
Per ragioni professionali per trent’anni ho risieduto nei capoluoghi di quasi tutte le regioni meridionali ed i Sindaci mettevano a disposizione dei cittadini una apposita stanza per un contatto diretto , due volte la settimana per problematiche ordinarie e tutti i giorni per quelle straordinarie ( a Cagliari?).
Prima che la logorrea divenga una patologia cronica -per favore ! – si dia seguito concreto ed immediato a tutte le problematiche in essere non solo per Castello .
Il comune principale denominatore dovrebbe essere la vicinanza ai cittàdini e non l’opposto !













