Un pugno e un ceffone. Ha riportato un trauma cranico e 4 giorni di cure la studentessa universitaria aggredita stamattina in via Don Bosco. Violenza improvvisa e immotivata da parte di uno sconosciuto, un africano, che parlava una lingua straniera e che ha fatto piombare nella paura il quartiere di Stampace, dove le segnalazioni di aggressioni alle donne si stanno moltiplicando, soprattutto nella zona tra viale Merello e viale Sant’Ignazio. L’aggressione è avvenuta poco prima delle 8: la giovane, una ventenne, si stava recando alle lezioni quando è stata sorpresa alle spalle: l’uomo è stato rapidissimo, le ha assestato un pugno e uno schiaffo sul volto e, poi, è scappato, facendo perdere le tracce. Alcuni passanti hanno subito soccorso la ragazza e hanno chiamato la polizia. Sul posto sono piombate due volanti e i poliziotti hanno raccolto la testimonianza della vittima, che ha fornito una descrizione dell’aggressore che avrebbe portato i poliziotti a identificarlo: si tratterebbe di un senzatetto africano affetto da alcuni disturbi mentali che ha colpito la ragazza senza alcun motivo. In passato si sarebbe reso protagonista di episodi analoghi.
La 20enne, accompagnata da alcuni parenti, ha raggiunto l’ospedale Santissima Trinità, dove è stata visitata. I medici le hanno assegnato 4 giorni di cure, a casa, per un trauma cranico. Subito dopo, con il referto tra le mani, si è presentata nella caserma dei carabinieri di Stampace e ha presentato una denuncia per lesioni (contrariamente a quando riportato per un difetto di comunicazione stamattina). Sarà ora compito dei militari svolgere le indagini e cercare di risalire all’aggressore. Che, stando a quanto trapela, sarebbe solito recarsi, soprattutto poco dopo l’alba, tra via Don Bosco e viale Sant’Ignazio, dove i volontari della Caritas danno la colazione a decine di bisognosi.
Ha collaborato Paolo Rapeanu









