Due tamponi, debitamente distanziati, con lo stesso infausto esito: “Positivo”. Una doppia mazzata per Barbara Floris, cagliaritana 39enne ma residente a Sestu. Sì, perché la donna, a causa della confermata positività al Covid-19, si è già arresa, lavorativamente parlando: “Da quindici anni faccio la badante, l’ultima persona, un’anziana di 86 anni, la seguivo da tre mesi, la notte. I familiari mi hanno già detto che non possono stare tanti giorni senza un controllo notturno, stanno cercando una sostituta. Purtorppo, per colpa del virus ho perso il lavoro”. La trentanovenne si è sentita male verso metà ottobre: “Ho accusato vari sintomi,come dolori forti alla testa e nausea. Ho avuto febbre sino a trentanove e non sentivo sapori e odori. La mia dottoressa mi ha segnalato e, il 23 ottobre, sono venuti a casa a farmi il primo tampone”. Positivo. Il 3 novembre, il bis: “L’esito arrivato ieri sera, ancora positivo. I miei datori di lavoro, e ovviamente anche io, speravamo fosse negativo. Purtroppo non è così”.
Col lavoro che sfuma, la Floris si trova anche a dover fare i conti con le regole mediche legate al Covid-19: “Sto chiamando l’Igiene pubblica per sapere tra quanti giorni potrei avere il foglio di guarigione, visto che comunque sono asintomatica. Ma io, comunque, voglio essere sottoposta ad un nuovo tampone, sperando che sia finalmente negativo. Lo faccio per una questione di coscienza e sicurezza personale: i miei genitori sono risultati negativi al test, fortunatamente, ma voglio comunque tutelarli. Idem il mio compagno, che non vedo da un mese: non voglio assolutamente correre nessun rischio. Poi, certo, avrò bisogno di un nuovo lavoro e lancio un appello: se qualche famiglia ha necessità di una badante con esperienza per i propri parenti anziani, il mio numero è +393343746214”.










