A Cagliari, tra ristoranti e pizzerie in vendita, c’è solo l’imbarazzo della scelta, legato soprattutto al peso del portafoglio. Da San Benedetto a Sant’Avendrace, passando per la Marina e il Corso, sono oltre venti le attività in vendita. Nessun affitto, vendita: pagamento cash, possibilità di trattare non sempre prevista. C’è chi chiede 650mila euro per 316 metri quadri in viale Trieste, chi 189mila per meno di duecento metri quadri in viale Diaz, una delle tante zone centrali della città. Ancora: 370mila per 248 metri quadri in via Grazia Deledda, mille euro da moltiplicare per ottantaquattro, che poi sono i metri quadri complessivi, per una pizzeria-bisteccheria nel trafficatissimo Corso Vittorio pedonale, uno dei tanti punti della movida soprattutto nel weekend. Si tratta, carte alla mano, di annunci di vendita pubblicati non più tardi di un anno fa. Tra crisi e voglia di pensione, c’è chi ha messo in vendita la propria attività food, uno dei pochi settori che non è stato totalmente travolto dalla crisi legata a prezzi pazzi e bollette choc.
E online spiccano anche delle attività conosciutissime e storiche. In via Tasso, a un respiro dalla via Dante trasformata in cantiere da qualche mese, servono 30mila euro per acquistare La Boccaccia, pizzeria specializzata nella preparazione della pizza alla romana. Il suo titolare, capitolino doc, Renato Giambarresi, ha iniziato a utilizzare forno e pala nel 2004: “Sì, sono stato il primo a portare in città pizze e focacce romane. Gli affari sono un po’ calati, vale per tutti, ma non mi lamento, anche perchè faccio un prodotto diverso dagli altri. Diciamo che sono stanco e ho voglia di tirare i remi in barca”, spiega Giambarresi. Spostandoci alla Marina, in via dei Mille è in vendita anche la storica paninoteca La Cantina. Annuncio pubblico su internet, 290mila euro per avere il locale aperto 70 anni fa e gestita da mezzo secolo dai fratelli Locci: “Siamo qui da cinquant’anni, io ho 73 anni e mio fratello è un po’ più giovane”, spiega Salvatore, “dopo mezzo secolo vogliamo riposarci. Resteremo attivi sino a quando non la venderemo, c’è già stata qualche interlocuzione. In via Roma a pranzo continuiamo a lavorare bene, il cantiere ci ha portato ad avere meno clienti solo la sera. Ma spero che già tra un paio di mesi sia finito”, aggiunge. Sulle tempistiche, bisognerà attendere sviluppi dagli stessi operai e dal Comune. E chissà se, quando via Roma avrà il giardino urbano tanto caro all’archistar Boeri, La Cantina avrà sempre i due storici gestori oppure un nuovo proprietario.










