Strade strette che da una parte portano dentro Cagliari e dall’altra permettono di godere di una visuale che si affaccia sul mare e su via Roma. Profumi e colori raccontano da sempre di un quartiere multietnico dove la vita spesso non è facile ma tutti, tra loro, si conoscono e raccontano di un mondo a sè, una città dentro la città.
Spesso al centro della cronaca, la Marina non fa ben parlare di sè: risse, furti, malamovida ma “un gruppo di persone sta lavorando con passione per ridare ordine e armonia al quartiere, cercando un equilibrio reale tra imprese e residenti. Perché se la Marina diventasse soltanto un insieme di ristoranti, case vacanze e residenze per turisti, perderebbe la sua identità, la sua storia e il suo valore sociale” spiega Stefano Lai.
“E questo non possiamo permetterlo.
Non servono le solite critiche sterili, né le manifestazioni che finiscono solo per mettere in pace, apparentemente, la propria coscienza. Quello di cui abbiamo bisogno è un cambio di prospettiva: portare soluzioni concrete, praticarle, assumersi responsabilità invece di cercare sempre alibi o colpevoli indefiniti come “la politica”.
Cagliari ha bisogno di famiglie, di lavoro e di un’economia sana. Ha bisogno di tutela dei beni artistici e culturali, ma anche di un sistema capace di trasformarli in opportunità per tutti. Ha bisogno di socializzazione, di educazione urbana, di valori che generino rispetto e senso di comunità.
E ho sempre visto che i luoghi dove tutto questo germoglia e cresce sono le parrocchie, gli oratori, le chiese: spazi che da sempre custodiscono solidarietà, accoglienza, dignità e, soprattutto, democrazia.
Chi, se non Don Marco Lai, poteva dare slancio a un progetto così ambizioso? Da anni si spende per il territorio, non solo come parroco di Sant’Eulalia e per le persone che lo abitano, soprattutto per gli ultimi, quelli che molti preferiscono ignorare, tramite la Caritas diocesana di Cagliari
Ieri, insieme a lui e a un ristretto gruppo di rappresentanti, abbiamo incontrato l’Arcivescovo di Cagliari, Sua Eccellenza Giuseppe Baturi”.
“Da quell’incontro – prosegue il consigliere di Confesercenti Cagliari – porto con me un insegnamento prezioso: la felicità è profondamente legata alla responsabilità sociale. È lì che ho ritrovato quella sensazione di piacevolezza che mi accompagna ogni giorno e che non sapevo bene definire. Non oso dire di sentirmi “felice”, ma so che quella responsabilità è il motore che mi spinge avanti.
Ringrazio di cuore Don Marco Lai per aver creduto nelle mie qualità, nelle mie competenze e nel mio entusiasmo, anche quando altri non lo hanno fatto.
E grazie a Sua Eccellenza Monsignor Baturi per aver ascoltato, compreso e avallato il cammino che stiamo percorrendo.
Costruire insieme bellezza, dignità e comunità: questa è la nostra vera missione”.











