A Cagliari spunta una nuova zona per la movida, lontana dal centro storico e creata grazie a investimenti privati. Tra la porzione in mano all’autorità portuale e quella, più semplicemente, pubblica, tra Su Siccu e viale Diaz. Non risorge solo l’hotel Panorama, che riaprirà nel 2025 e dove lavoreranno decine di sardi. Da un paio di settimane ha aperto anche il primo bar ristorante a pochi metri dalla pineta e dalla passeggiata pedonale: colazioni, pranzi, aperitivi e cene ammirando le barche e il mare, la bella notizia è che si tratta di società con sede fiscale e legale in Sardegna. Come, anche, nel caso del locale che aprirà tra qualche mese dentro il parco del Nervi: concessioni decennali, soldi già versati e ora la speranza è di intercettare clienti e turisti. Una nuova parte del capoluogo sardo dove, ogni weekend, si riversano migliaia di cagliaritani in “fuga” dal troppo caos della Marina e di Stampace.
E, dopo le vicende giudiziarie che avevano portato gli ex proprietari ad accumulare debiti e a terminare l’esperienza con una presunta bancarotta, sono stati tolti i sigilli anche dal ristorante Piper, tra i locali più famosi presenti a Cagliari, proprio in quel viale Diaz dove tra un anno riaprirà i battenti l’albergo con undici piani e mega piscina interna. Piper sul mercato, quindi, il prezzo richiesto è di 684mila euro: niente affitto, solo acquisto. Dentro, dal giorno della chiusura decisa dalla magistratura, tutto è rimasto com’era: chi avrà i denari per acquistarlo, e ci sarebbe già più di un imprenditore interessato, potrà sfornare pizze, primi e secondi piatti dal secondo successivo in cui avrà tra le mani le chiavi del cancello d’ingresso. Novità imprenditoriali, quindi, in un rettangolo nel quale l’unica che ancora sfigura è la Fiera: ancora troppi pochi eventi e un rilancio di tutti i padiglioni tutt’altro che vicino.











