È Marco Benucci, Pd, mister preferenze di tutto il centrosinistra con 1208 voti, il presidente del Consiglio. Dopo la prima chiama (con i voti della maggioranza tutti per lui e gli 11 dell’opposizione per Corrado Maxia) al secondo turno passa in modalità carro armato: 33 sì e una sola scheda bianca. Muore prima ancora di nascere l’ipotesi di Matteo Massa dei Progressisti alla guida dell’Aula, ma un segnale politico chiaro è stato comunque lanciato, e il destinatario principale è il sindaco Massimo Zedda. Quasi tre ore di bagarre, con una riunione fiume infuocata con addirittura qualche consigliere e consigliera comunale arrivato a sgolarsi nell’invitare a “chiudere la porta” della saletta Vivanet, pur di non fare trapelare i malumori nel centrosinistra, alla prima uscita ufficiale non sono certo un bel biglietto da visita. Passa la linea del Pd, con i Progressisti costretti, alla fine, a dover ingoiare un boccone amaro: sino a venerdì sera l’accordo era dato da tutti per sicuro, poi lo scenario è cambiato radicalmente. Se sia solo un inciampo casuale in un campo che improvvisamente più che largo sembra “minato” o se fatti simili possano diventare una costante del Zedda ter solo il tempo potrà dirlo. E proprio su questi malumori l’opposizione, con Alessandra Zedda e Giuseppe Farris, potrebbe cavalcare facilmente più di un’onda favorevole.
Nella seduta che ha visto anche la nomina dei nuovi assessori (QUI tutti i nomi) sono stati anche scelti, sempre tramite voto segreto, i due vicepresidenti del Consiglio: per il centrosinistra Marzia Cilloccu (vicaria) e per il centrodestra Corrado Maxia.












