“Cagliari non avrà più la scuola di specializzazione in chirurgia generale che sarà solo a Sassari”.
Lo denuncia Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, definendo la vicenda “un ennesimo scippo che si sta consumando a danno della città di Cagliari, nel più totale silenzio e forse addirittura con la compiacenza delle massime istituzioni regionali”.
In Sardegna erano due le scuole di specializzazione, una a Sassari e una nel Capoluogo. In un’ottica forse di razionalizzazione della spesa pubblica il Miur ha tagliato una delle due scuole.
Secondo l’esponente d’opposizione, “in base ai numeri delle attività (ricoveri, interventi etc) sarebbe dovuta sopravvivere quella di Cagliari, per cui la decisione di chiudere al sud dell’Isola e tenere solo la scuola di specializzazione di Sassari è una scelta politica che l’Ateneo di Cagliari, insieme alla Giunta e alla maggioranza di centrosinistra dovrebbero motivare, non far passare sotto silenzio. Se col Ministero c’è stata una trattativa – per Truzzu – è particolarmente grave che questa sia avvenuta sottotraccia come se non riguardasse il futuro di tanti studenti e docenti e non si ritenesse necessaria una chiara e aperta discussione a riguardo”.
“La cancellazione della scuola di specializzazione in chirurgia generale di Cagliari costringerà tanti studenti e giovani medici a trasferirsi a Sassari o in altre regioni italiane”, continua. “Tutto questo non può avvenire senza un’adeguata spiegazione delle motivazioni della scelta da parte dei vertici dell’Università e della Sanità sarda, al contrario sarebbe solo un nuovo scippo al Capoluogo dopo il trasferimento della sede della Asl unica a Sassari”.
Il disegno dei due ministeri (Salute e Miur) è di creare delle macro aree e ridurre il numero di scuole di specializzazione con conseguenze devastanti sul territorio e sulla formazione, in particolare in una terra come la Sardegna
“Qual è la posizione del Presidente Pigliaru? E quella degli assessori Arru e Dessena? Il rettore Del Zompo è d’accordo con questa scelta o l’accetterà passivamente senza dare alcuna spiegazione a medici e studenti?”, si domanda, pertanto, Truzzu.












