Si è conclusa ieri la visita itinerante rivolta agli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori di secondo grado che si apprestano a concludere il percorso di studi per intraprendere quello finale, che gli permetterà di formarsi nell'ambito professionale scelto
La Corte Costituzionale, con la sentenza 26/2024 depositata il 27 febbraio, ha respinto il ricorso presentato dal Consiglio dei Ministri alla legge regionale che aveva autorizzato l’innalzamento del massimale fino al limite di 1.800 pazienti, su base volontaria, per i medici di medicina generale
Il Sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci interviene sul problema della carenza di medici e invita la Regione Sardegna ad adottare ogni provvedimento necessario affinché si interrompa definitivamente il fenomeno dei cosiddetti “medici a gettone”
Una notte di ordinaria ma incredibile odissea raccontata da una donna cagliaritana: "Non ce l'ho con i medici che si sono presi cura di me con competenza e molta pazienza. Non ce l'ho con gli infermieri gentili e disponibili. Ce l'ho con una politica che fa pena, che fa tagli alla sanità, riduce il personale medico ovunque e in particolare in una struttura come il Brotzu dove in dieci ore di attesa ho visto passare i casi più disperati". Ecco il racconto completo
Si sono uniti e sono pronti, da tutta l'Isola e insieme anche alle ostetriche, ad arrivare in piazza del Carmine a Cagliari. Braccia incrociate per 24 ore il prossimo 5 dicembre: "Siamo i meno pagati d'Europa, impossibile garantire cure efficienti con pochi dirigenti medici e sanitari"
Hanno superato l'orario limite delle 24, tra canzoni degli anni Settanta e un filo più recenti, facendo imbufalire vari residenti. La festa organizzata nei locali di Le Plus Bon da un gruppo di dottori in erba, Raffaele Coccodi: "Chiediamo scusa per la musica sino a tardi, da noi si organizzano pochissime feste all'anno e diciamo sempre agli ospiti di abbassare il volume e finire entro mezzanotte"
I medici di base: “La Regione ci ignora e scioperiamo per una serie di motivi. Il primo è lo smantellamento del servizio sanitario pubblico che ormai ha liste d'attesa vergognose. Spesso a forza di attendere si finisce in pronto soccorso già al collasso. O chi può paga di tasca sua, e non è giusto perché le tasse le paghiamo tutti”
La Regione ha autorizzato l’innalzamento del massimale fino al limite di 1.800 pazienti, su base volontaria, per i medici di medicina generale che operano in aree disagiate nelle quali l’incremento è reso necessario per garantire l’assistenza ai cittadini
Due morti e due invalidità permanenti a causa di errori dei camici bianchi. L’azienda sanitaria che aveva disposto il pagamento in favore dei danneggiati, non ha denunciato i fatti alla Corte dei conti, impedendo così all’Autorità contabile di fa pagare i danni ai medici. Scatta l’operazione della Finanza: contestato un danno erariale da quasi 3 milioni di euro
I camici bianchi proclamano lo stato di agitazione e puntano il dito contro i loro salari, giudicati troppo bassi: "Odioso e intollerabile prendere un decimo di quanto guadagnano in altre regioni, lavoriamo in condizioni inaccettabili: la Regione applichi i giusti contratti di lavoro"
Influenza a livelli già alti, più i residui del Covid e le altre centinaia di patologie impossibili da tenere sotto controllo negli ospedali. La dura accusa di Edoardo De Pau: "Liste d'attesa ancora lunghe, costretti a fare pure diagnosi o seguire malati cronici. Ogni giorno aumentano i colleghi che vanno in pensione, non resistono a carichi di lavoro così elevati. E il 50% del nostro guadagno va via in tasse"
Controlli salvavita spostati di tante settimane e pediatri che devono sostituire i dottori "classici" per i tamponi ufficiali. Italo Marrocu: "Un mese di attesa, da anni ho un tumore e dover aspettare è snervate e sfiancante". Roberto Pusceddu: "Tampone positivo comprato in farmacia, non sono riuscito a farmi fare quello ufficiale dal mio dottore per tornare al lavoro"
Di
Paolo Rapeanu
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