L’ora dell’aumento non è ancora arrivata per i commessi e cassiere della Sardegna. In circa duecento hanno protestato in piazza a Cagliari dopo che Federdistribuzione ha detto “no” ai 240 euro in più nelle loro buste paga. Giovani ventenni e trentenni, ma anche madri e padri di famiglia: tutti con paghe tra i novecento euro del part time e non più di 1400-1500 euro per il full time. Far quadrare i conti diventa, insomma, sempre più difficile. Sarà una Pasqua e una Pasquetta di protesta per tutti loro, che hanno anche deciso di restare a casa insieme alle proprie famiglie e tenersi alla larga, sino a martedì prossimo, da clienti e scontrini.
Insieme a loro Nella Milazzo della Cgil, Giuseppe Atzori della Cisl e Cristiano Ardau della Uil: “La mancata approvazione dell’aumento degli stipendi, bloccati dal 2019, da parte di Federdistribuzione, è un qualcosa di vergognoso e grave”, affermano i sindacalisti, “la vita oggi è più cara e migliaia di lavoratori fanno grossa fatica a riuscire ad arrivare a fine mese”.










