Cagliari, la famiglia di Manuela abbracciata davanti al luogo dove 30 anni fa fu ritrovato il corpo della giovane sedicenne: dopo le nuove rivelazioni che portano alla svolta del caso, simbolicamente si sono ritrovati davanti a quella strada dove sogni e speranze della giovane sono finiti per sempre. Non si sono mai arresi, hanno lottato contro tutto e tutti per far emergere la verità e seppellire la tesi del suicidio che, sin da subito, non è mai state presa in considerazione da chi amava Manuela Murgia e conosceva bene quella giovane che aveva tanta voglia di vivere. 30 lunghi anni sono trascorsi nel silenzio rotto solo dal dolore, dalla rabbia e dalla volontà di andare avanti per scoprire la verità e rendere giustizia alla loro Manuela.
La svolta è avvenuta pochi giorni fa con i risultati della perizia del medico legale Roberto Demontis, che ha certificato come le ferite siano incompatibili con la tesi che la ragazza si sia lanciata da sola nel canyon di Tuvixeddu e ora si indaga per omicidio.
Manuela sarebbe stata investita e poi trascinata fino al punto in cui venne ritrovata, già senza vita. Inoltre, dagli esami emergerebbero segni compatibili con una violenza sessuale, un dettaglio che rafforza il sospetto di un omicidio premeditato.
Una tesi straziante che lascia solo immaginare il dolore estremo che il giorno della sua morte la ragazza ha provato. Una verità tanto ricercata dalla sua amata famiglia e che poche notti fa si è ritrovata innanzi a quel luogo buio e freddo per dimostrare alla loro cara che continuano a battersi per far emergere la verità, sino alla fine.
La svolta è avvenuta pochi giorni fa con i risultati della perizia del medico legale Roberto Demontis, che ha certificato come le ferite siano incompatibili con la tesi che la ragazza si sia lanciata da sola nel canyon di Tuvixeddu e ora si indaga per omicidio.
Manuela sarebbe stata investita e poi trascinata fino al punto in cui venne ritrovata, già senza vita. Inoltre, dagli esami emergerebbero segni compatibili con una violenza sessuale, un dettaglio che rafforza il sospetto di un omicidio premeditato.
Una tesi straziante che lascia solo immaginare il dolore estremo che il giorno della sua morte la ragazza ha provato. Una verità tanto ricercata dalla sua amata famiglia e che poche notti fa si è ritrovata innanzi a quel luogo buio e freddo per dimostrare alla loro cara che continuano a battersi per far emergere la verità, sino alla fine.










