È arrivato a bordo di un’ambulanza del 118 al Brotzu di Cagliari nella tardissima serata di ieri, triage a mezzanotte e 13 minuti e, dopo le visite, le dimissioni alle 5:44. Ottavio Pinna, ottantenne di Selargius, “gravemente malato e invalido al cento per cento”, è uscito dall’ospedale ed è stato trovato dalla figlia, Martina, “alle sei e mezza del mattino. Non avendo ricevuto chiamate dall’ospedale, ho provato a chiamare al pronto soccorso e non potendo prendere la linea, in quanto risultava staccato, mi sono recata al pronto soccorso per sapere notizie di mio padre. Ho parcheggiato l’auto e mi sono accorta che mio padre si trovava all’esterno dell’ospedale, con foglio di dimissione, girovagando al freddo, in cerca di qualcuno che potesse riportarlo a casa, riferito dalle stesse persone che si trovavano al pronto soccorso”. La donna ha scritto un’email all’Ufficio relazioni con il pubblico, allegando anche il documento medico, dove è possibile leggere che il paziente è “affetto da cardiopatia ischemica” e “diabete” e soffre anche di “ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, scompenso cardiaco cronico” ed è arrivato all’ospedale perchè, come racconta la figlia, “da parecchie ore stava lamentandosi per dei dolori lancinanti agli arti inferiori, causati da una grave arteriopatia venosa e necrosi e ipoglicemia”.
I dottori mettono nero su bianco che Ottavio Pinna è, appunto, arrivato per “algie agli arti inferiori” ed è stato quindi mandato subito nel reparto di Chirurgia vascolare. Lì, gli esami hanno permesso di scoprire una “ateromasia cronica con calcificazioni delle tibiali che non permettono alcun trattamento chirurgico, e multiple stenosi a corona di rosario preocclusive”. E, “per completare la valutazione” sono necessari alcuni documenti, ma “il paziente non ricorda neanche il numero di casa”. Dal Brotzu consigliano una “visita vascolare in ambulatorio della chirurgia vascolare al corpo staccato”. Alle 5:44 le dimissioni: “Mi chiedo come sia possibile che, sia stato mandato in dimissione un uomo gravemente malato, invalido al 100%, un uomo altamente a rischio ,con problemi di deambulazione, epilettico, spesso in stato confusionale perché più volte al giorno assume la terapia del dolore e antidolorifici, senza chiamare la famiglia che aveva fornito più numeri, appunto per avere delle notizie e in questo caso poterlo andare a prendere. Sono amareggiata per quanto accaduto”. Dal Brotzu confermano di aver ricevuto la segnalazione via email “attraverso i nostri canali ufficiali. L’abbiamo presa in carico e faremo le verifiche, dando una risposta alla donna”.









