Cagliari, la crisi non svuota i ristoranti: “Tavoli tutti occupati a Pasqua, finalmente lavoriamo senza limiti”

Dalle zone a colori e lockdown alla libertà. Bollette e aumenti non fermano tanti cagliaritani, disposti a pagare anche 50 euro per cozze con mousse e agnello con carciofi. Gianfranco Deidda: “Le famiglie hanno voglia di tornare a vivere dopo due anni di Covid”. Leonildo Contis: “Ho dovuto aumentare i prezzi, naturale: ci sono già i turisti”


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La crisi non ferma la voglia di relax e di evasione di molti cagliaritani. I ristoranti a Pasqua in città, quasi tutti, sono già “sold out”. Menù tra 45 e cinquanta euro a cranio, solita scelta tra carne e pesce. E in una giornata che promette di essere primaverile, i ristoratori risorgono. Un anno fa la zona arancione si era abbattuta sulla Sardegna a pochi giorni dalla Pasqua, costringendo tutti ad abbassare le serrande e disdire le prenotazioni. Dodici mesi più tardi è tutta un’altra musica, addio stato d’emergenza e restrizioni. Gianfranco Deidda, mister Basilio, ha il locale di via Satta pieno: “Carne e pesce a partire dagli antipasti, più ovviamente i dolci”. Si va da salsiccia, formaggio, prosciutto e olive, pesce spada in agrodolce, poi i primi, tortelloni caserecci con burrata, tonno e bottarga, poi fregola con funghi e, tra i secondi, agnello con carciofi. “È sicuramente una rinascita ma il problema restano le spese troppo alte, bollette della luce e del gas hanno raggiunto livelli assurdi, tagliano le gambe a noi e massacrano le famiglie. Se penso che l’anno scorso non avevo potuto lavorare, oggi è come il paradiso. La gente”, sottolinea Deidda, “ha voglia di tornare a svagarsi e vivere, finalmente libera. Mi ha pesato non dover aumentare il prezzo del menù, quarantacinque euro a testa, ma mi ha fatto piacere venire incontro soprattutto ai clienti fidelizzati. A Pasquetta ci riposeremo”. Lavoro sicuro, poi, per Deidda, il figlio d’arte Simone e i loro quattro collaboratori.
Nel rione della Marina, Leonildo Contis attende le ultimissime prenotazioni: “Settanta posti tra dentro e fuori, praticamente quasi tutti confermati. I primi segnali di ripresa ci sono”, conferma. Il menù? Degustazione di antipasti di mare, ben sei tra frittelline di calamari e verdurine, cozze con mousse di pomodoro e basilico, salmone marinato con burrata e pistacchi. Un solo primo, i paccheri al ragù di dentice, trancio di branzino e dolci e vini. Prezzo a testa? Cinquanta euro: “Ho dovuto aumentare del 10-15 per cento, è naturale visti gli aumenti. La situazione, nonostante la crisi, si sta normalizzando. È veramente difficile gestire tutte le spese, quella dell’energia è drammatica. Ho ricevuto prenotazioni soprattutto dalle famiglie, ma ci sono anche i primi turisti, dalla Germania e dall’Inghilterra”. E, dopo Pasqua 2020 e 2021 segnate dal Covid, il team di Contis è pronto a tornare al lavoro: “Saremo in sei”.


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