L’Europa trema, la Sardegna molto meno. Perché se c’è una regione che alla compagnia irlandese proprio non conviene mollare è la Sardegna: una volta tanto, il fatto di essere un’isola è un grande vantaggio. Ryanair lo sa: i sardi, per muoversi, devono usare l’aereo. Banale, ma vero: le navi sono ormai a quasi esclusivo appannaggio di autotrasportatori e turisti sulle rotte del nord. E lo zoccolo duro dei viaggiatori dalla Sardegna c’è ed è costituito proprio dai sardi: ecco perché Ryanair non lascerà mai l’isola che garantisce un numero costante di viaggiatori come nessun altra regione italiana, dove i residenti possono spostarsi con altri mezzi. Per dirla in altre parole, Ryanair ha in Sardegna un ritorno economico che rende conveniente restare.
Altra cosa se si parla di riduzione o rimodulazione delle rotte: potrebbero esserci novità su questo, ma in una strategia di normale calcolo di costi e benefici. E il tormentone della tassa addizionale, che la Regione ha già detto di non poter tagliare tutto l’anno perché parliamo di dieci milioni di euro, è sì un tema per Ryanair ma determinante.
Dall’aeroporto di Cagliari confermano che non sono arrivate notizie di tagli o riduzioni, né sono previste comunicazioni nelle prossime ore: per Ryanair, la Sardegna, con i fisiologici cali di passeggeri nel nord dell’isola, continua a essere una garanzia.










