Fondi (“circa 140 mila euro”) destinati ad attività istituzionali, ma utilizzati per scopi privati. E’ l’accusa dei giudici nell’ambito nell’inchiesta della procura cagliaritana sulla gestione delle coop e delle associazioni di volontariato che curano il servizio 118 in Sardegna. La notizia sul quotidiano L’Unione Sarda. Secondo il giornale cagliaritano ci sarebbe anche il nome di un indagato: quello di Claudio Cugusi, giornalista dell’ufficio stampa del consiglio regionale, ex consigliere comunale cagliaritano Pd ed ex presidente dell’associazione “I Sardi soccorso”. Per il quotidiano, il reato ipotizzato dal pm Andrea Vacca che sta conducendo l’inchiesta, sarebbe peculato, ma per la difesa di Cugusi, che spiega di aver ricevuto un avviso di proroga delle indagini, l’ipotesi accusatoria parla di “truffa”, sulla base di un esposto anonimo.
Il giornale cita il documento in questione, partito nel 2021, nel quale si parlava di passaggi di denaro verso attività diverse e dove “si facevano i nomi di «qualcuno» che «spadroneggia» per «la gestione delle ambulanze di base» e che, pur «non comparendo ufficialmente», gestiva (così si sosteneva) più associazioni”. Secondo la difesa (che sottolinea come al momento non risultino interrogatori o perquisizioni) l’esposto sarebbe stato prodotto da un ex soccorritore cacciato dall’associazione.
Cugusi nel proprio profilo Facebook ha confermato l’esistenza di un’inchiesta giudiziaria a suo carico e relativa al servizio di ambulanza. “Non so altro”, ha scritto, “posso solo dire che sono orgoglioso di aver fondato l’associazione i Sardi Soccorso nel 2009 e di aver contribuito a garantire così un servizio essenziale per la Sardegna. Un servizio che, proprio nella non ancora cessata emergenza pandemica, ha dimostrato la sua insostituibilità e la sua efficacia nell’aiutare i sardi, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Non presiedo l’organizzazione del volontariato ormai da anni ma posso assicurare che mai si sono posti in essere attività illecite o tali da poter far emergere la sola ipotesi di un qualche reato”.