Sono ancora tanti i pezzi del puzzle mancanti sulla misteriosa morte di Mattia Ennas, il 19enne, trovato morto il 25 agosto, dopo la caduta da un palazzo di Mulinu Becciu. Gesto volontario o spinto da qualcuno? Su questi due interrogativi si sono riaperte le indagini che da suicidio si sono ribaltate in omicidio e furto aggravato. Così la procura di Cagliari ha ordinato la riesumazione del corpo e richiesto l’autopsia. Ancora non c’è una data certa, quel che si sa è che martedì 5 novembre, verrà dato l’incarico al medico legale. Ufficialmente non si sa ancora a chi sarà dato il compito di trovare le risposte sul corpo del giovane, dopo due mesi dalla sua morte. Sarà il medico legale, a decidere se procedere la stessa giornata, e in ogni caso per trovare risposte potrebbero passare anche diversi giorni.
I genitori di Mattia Ennas sono convinti che sia successo qualcosa, il loro figlio non si sarebbe mai tolto la vita. Sarebbe andato in quel quartiere, in quel palazzo, per recuperare il cellulare che la notte gli era stato rubato. A sostenere la loro tesi, e supportarli legalmente, l’avvocato Gianfranco Piscitelli










