Il caldo estivo fa decollare i consumi energetici in tutta Italia, ma in Sardegna la situazione tocca cifre record: è fra le più care del Paese. L’isola si conferma tra le regioni con i rincari più alti in bolletta: secondo l’Osservatorio Switcho, a luglio e agosto i consumi elettrici crescono in media del 40%, ben oltre il +35% nazionale. Eppure, mentre le famiglie fanno i conti con bollette da capogiro, resiste l’opposizione popolare all’installazione di impianti eolici e fotovoltaici: i sardi, letteralmente “spennati” dal caro energia, sembrano fare la guerra a ciò che potrebbe alleggerirne il peso.
I numeri parlano chiaro: Cagliari guida la classifica regionale con un +55% nei consumi elettrici e un rincaro medio di 38 euro solo nei due mesi centrali dell’estate. Seguono Sud Sardegna (+50%, +33 euro), Oristano (+42%, +29 euro), Nuoro (+28%, +18 euro) e Sassari (+26%, +17 euro). Il dato medio nazionale si attesta intorno ai 21 euro.
Un trend che evidenzia come il clima torrido – unito a una sempre maggiore dipendenza dai condizionatori – stia facendo lievitare i costi per le famiglie sarde.
“La spesa può aumentare in modo esponenziale se si usano condizionatori inefficienti per molte ore al giorno – spiega Redi Vyshka, cofondatore di Switcho – arrivando fino a 170 euro in più per nucleo familiare nei due mesi estivi”. Una cifra pesante per famiglie già messe alla prova dal caro vita, soprattutto in una regione con alta disoccupazione e salari bassi.
Nel frattempo, i controlli dei consumi estivi e i consigli degli operatori di mercato diventano un mantra estivo: occhio alle tariffe, verificate il contratto luce e gas, cambiate gestore.












