“Le aree esterne del Brotzu sono oramai diventate un campo di battaglia e un terreno minato. Non si possono mettere a rischio l’incolumità sia delle persone che lavorano al Brotzu sia quelle che a vario titolo transitano nei diversi presídi ospedalieri”. A dirlo è Gianfranco Angioni dell’Usb Sanità, che interviene dopo la notizia, data in esclusiva da Casteddu Online, di Giorgia Putzu, l’addetta alle pulizie di 40 anni precipitata dentro un tombino, rimanendo ferita e dolorante. “Come se non bastassero i raid da parte dei vandali a danno degli autoveicoli degli operatori, sono costanti le segnalazioni dei disagi e dei pericoli che i lavoratori e le lavoratrici devono affrontare quotidianamente. La vicenda dell’operatrice adetta alle pulizie precipitata all’interno di un tombino senza grata poteva avere dei risvolti anche più tragici, all’operatrice va la nostra più incondizionata solidarietà e disponibilità. Quanto accaduto poteva essere sicuramente evitato qualora fossero stati adottati tutti gli accorgimenti del caso. Questo fatto purtroppo non è un caso isolato”, denuncia Angioni, “già in passato alcuni lavoratori hanno avuto episodi analoghi riguardanti infortuni sul lavoro capitati anche nel tragitto parcheggio – luogo di lavoro, altre volte sono capitati infortuni a utenti o a parenti in visita dei pazienti ricoverati”.
“La maggior parte delle volte tali infortuni derivano da buche e fosse nelle aree esterne o da tombini semidistrutti non manutenzionati. Inoltre sono arrivate notizie di alcuni dipendenti che hanno avuto inconvenienti derivanti da rami di alberi abbattuti sulle auto, anche questo indice di scarsa manutenzione del verde. Proprio per quest’ultima fattispecie, al fine di scongiurare questi spiacevoli e pericolosi episodi chiederemo di mettere a punto un procedimento di censimento e di analisi che consenta di accertare le condizioni di salute e di stabilità di tutti gli alberi messi a dimora nei giardini”. Angioni promette battaglia: “Chiederemo una maggiore attenzione e verifica alle manutenzioni diverse di queste assegnate a ditte appaltanti, non si possono mettere a rischio la salute sia delle persone che lavorano al Brotzu sia quelle che a vario titolo transitano nei diversi presídi ospedali. Questi casi evidenziati ormai non sono più isolati, tanto più si stanno moltiplicando sempre con maggiore frequenza. Intorno al Brotzu ormai non solo non si può parcheggiare per i diversi cantieri che aggravano il problema della scarsità dei parcheggi, già più volte evidenziato dal nostro sindacato, ma in aggiunta si pone un ulteriore problema di sicurezza per i percorsi esterni dei pedoni in quanto mancano percorsi identificati e sicuri. Oramai le aree esterne del più grande ospedale della Sardegna sono un vero e proprio percorso a ostacoli, per raggiungere i reparti o l’auto parcheggiata spesso si è costretti a camminare nella strada perchè sono mancanti i marciapiedi e i percorsi alternativi sicuri per i pedoni nelle vicinanze delle aree di cantieri ormai presenti in gran parte del percorso intorno al San Michele. Per giunta rimangono da chiarire i motivi che permettono a diversi dirigenti di avere il privilegio dei parcheggi riservati. Siamo inoltre fortemente preoccupati di questa perdurante e grave situazione che mette a rischio i lavoratori e tutti gli utenti del Brotzu. Come sindacato oltre a chiedere un incontro urgente all’amministrazione, chiederemo nell’immediato quali siano i tempi e i provvedimenti che si intendono adottare per curare e vigilare sulle manutenzioni delle aree esterne e del verde, per la messa in sicurezza dei tombini e dei percorsi pedonali, per la sistemazione dei pavimenti e dei percorsi interni, e per tutto quanto concerne la sicurezza dei lavoratori nelle aree ospedaliere, interne ed esterne”.










