Un Carnevale sottotono, e probabilmente silenzioso. Pochi soldi a disposizione del Comune per rimborsare le associazioni cittadine, che da anni organizzano le sfilate con carri allegorici e animano le strade del centro. E ora la città rischia di perdere la sua Ratantira con i tamburi tradizionali che dal 1946 coinvolgono le maschere in balli a ritmo. Nulla di ufficiale ancora, ma le principali associazioni cittadine fanno sapere di non avere organizzato niente per quest’anno. “Non abbiamo le risorse necessarie – spiega il responsabile del Dopolavoro ferroviario, ex Gioc – Ci limiteremo ad una festa tra soci”. Stessa risposta dal Villaggio dei pescatori, da anni in prima linea nell’organizzazione del Carnevale cagliaritano.
Hobbisti, Vespiglia e sfilata in maschera. Ad organizzare il Carnevale cittadino per il prossimo 22 febbraio è l’associazione Diapason Sardegna. Si parte alle 10 con i vari hobbisti nel Corso Vittorio Emanuele, da piazza Yenne fino a via Tigellio, e nel Largo Carlo Felice in prossimità dell’incrocio con via Roma. Sempre dalle 10 e fino alle 13, il “Vespa Club Cagliari” organizza dal Corso Vittorio Emanuele, all’incrocio di via Sassari, l’ottava edizione della manifestazione “La Vespiglia”. A partire dalle 14 i vari gruppi mascherati si ritroveranno tra il Largo Carlo Felice e via Roma. Stesso orario e stessa area anche per le auto del “Club Mini Sardegna”, il “Club Vespa Cagliari”, le Moto Artigianali della “Bobber Cycles” e del “Club Steel Roses”. Poi via al corteo mascherato, che si dividerà e si intratterrà nella zona lungo Corso Vittorio Emanuele, passando per via Tigellio, piazza Yenne e Largo Carlo Felice, sino ad arrivare in via Roma. Alla manifestazione aderiscono anche Confesercenti Cagliari, e le associazioni Cuccurus Cottu e Tamburini di Stampace.











