Cagliari, caccia ai tamponi gratis per il green pass: “Ne abbiamo 30mila ma non venite all’ultimo momento”

Tutto pronto alla stazione dei treni per i test rapidi finanziati dal Comune. Le scorte di sono, la presidentessa della Croce Rossa Fernanda Loche: “Se le richieste son tante diremo alla gente a che ore tornare. Siamo operativi dal lunedì al sabato, non venite nell’ultima mezz’ora perché dobbiamo sanificare”. Ecco date e orari.


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La caccia ai tamponi per ottenere il green pass, indispensabile per poter lavorare almeno sino a Capodanno, da lunedì, a Cagliari, si sposta soprattutto alla stazione dei treni di piazza Matteotti. Croce Rossa e Comune (che ha messo cinquantamila euro) sono pronti a garantire i test antigenici rapidi a chiunque li richiederà. E proprio la gratuità potrebbe portare molti ad andare sin lì, facendo “respirare” le farmacie del capoluogo, dove le prenotazioni fioccano e dove non ci sono più chissà quanti spazi liberi. Fernanda Loche, presidentessa della Croce Rossa cagliaritana, assicura che le scorte non mancano: “Abbiamo trentamila tamponi, dunque non ci sono limiti. Ogni giorno faremo tutti quelli che ci verranno richiesti, la nostra squadra è pronta. Speriamo che non ci sia un grande afflusso, fortunatamente molti hanno capito che serve vaccinarsi. E, comunque, i contagi del Covid sono in diminuzione”. Ma le richieste potrebbero essere superiori alle attese. Lunedì, martedì, giovedì e sabato tamponi per tutti dalle nove alle 14, mercoledì e venerdì dalle quattordici alle 19: “Non venite all’ultimo momento, però, cioè nell’ultima mezz’ora, perché saremo impegnati con le sanificazioni”.
Pochi mesi fa, quasi ogni giorno, si creavano file molto lunghe per i tamponi alla stazione. E, solo prima dello stop temporaneo, la situazione era migliorata, ma perché c’era meno gente che aveva bisogno di sottoporsi al test. In vista di un boom di richieste, la Loche annuncia la nuova modalità per evitare assembramenti e possibili lamentele: “Se ci saranno tante persone le registreremo e, poi, comunicheremo loro un orario di massima nel quale ritornare, in modo che non restino in attesa, in piedi o sedute, dentro la stazione”.


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