Un’odissea, o giù di lì. Cinque anni, che alla fine dei conti saranno sei, per una richiesta di risarcimento danni fatta da una coppia di quartuccesi che hanno dovuto curare e seguire il loro bimbo con un femore fratturato. Frattura avvenuta in uno dei giochi esterni del Mc Donald’s di via Peretti a Cagliari il 14 ottobre 2018. Quel giorno il bimbo si è fratturato mentre stava giocando, da solo, in un maxi cubo. Un anno dopo il giudice di pace aveva fatto scattare i sigilli a tutta l’area. Dopo rinvii e richieste di approfondimenti, si torna in tribunale. Prossimo round il venti settembre, quando sarà sentita la difesa. La famiglia è tutelata dall’avvocato Luigi Pau.
Naufragata la negoziazione assistita, sarà il giudice, seguendo delle tabelle speciali, a quantificare l’eventuale cifra: “Il piccolo è guarito, cioè non ha più la frattura al femore ma una piccola percentuale di invalidi rimarrà per sempre. Ci stiamo muovendo sotto il profilo del danno biologico. La giudice di pace, Paola Maieli, dopo avere ascoltato i teste rinvierà a fine anno e al 2024 per la decisione finale”.









