La guerra tra lavoratori e assessore regionale alla Sanità va in pausa, ma l’ascia è pronta per essere riportata alla luce. Sciopero scongiurato, ma sui fondi la battaglia va avanti. Dieci milioni per Brotzu e Policlinico, ma bastano? Se vanno divisi anche con le altre realtà ospedaliere pubbliche sarde la risposta sembra ovvia: no. E allora è tutta questione di conteggi e calcoli, come conferma lo stesso assessore al termine dell’incontro con i rappresentanti sindacali di Aaroi Emac, Anpo Ascot Fials, Cida Fp, Cimo, Cisl Medici, Cosmed Anaao, Fassid, Fesmed, Fp Cgil Medici, Fvm Sivemp, Uil Fpl, Fedir, Fedirets per discutere sulle differenze tra i fondi contrattuali delle aziende del sistema sanitario regionale al fine di colmare il divario tra le aziende sanitarie dell’Isola. Nel corso dell’incontro è stata affrontata la situazione generale riferita al contratto e quella delle retribuzioni medie relative a ciascuna Azienda Sanitaria rapportate alla media regionale, dalle quali si evince in forte squilibrio riferito soprattutto all’azienda ospedaliera Brotzu e all’azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. La proposta formulata dagli uffici dell’assessorato della sanità è orientata “ad applicare un criterio perequativo per migliorare le medie retributive delle due realtà in maggior sofferenza, riportandole verso un valore quanto più possibile omogeneo rispetto al livello regionale”. Le risorse individuate dagli uffici sono quelle previste dalla legge regionale 1/2023, nelle modalità previste e combinate con le disponibilità di utilizzo di altre risorse contrattuali riferite ai commi “Gelli” e “Speranza” – articolo 1, commi 435 e 435-bis della Legge 27/12/2017 numero 205. “Oggi è una giornata importante”, ha dichiarato l’assessore. “È stato individuato un percorso condiviso, a partire dal quale potranno essere distribuite le risorse disponibili nell’ambito delle normative vigenti in materia, a vantaggio delle realtà in maggior sofferenza. Il dialogo, ha concluso l’assessore, proseguirà nei prossimi giorni per meglio definire, nei dettagli, gli ulteriori aspetti tecnici e in base alle risorse disponibili, a partire dalla verifica dell’entità reale dei fondi, si avvierà la perequazione”.
Sorride a denti stretti la Cgil, spazzando via troppo facili eventuali entusiasmi: “È stato un primo incontro interlocutorio che non chiude affatto la vertenza, resta infatti aperto lo stato di agitazione in attesa di una soluzione definitiva”, così la segretaria regionale Fp Cgil Roberta Gessa, la segretaria Cgil Medici e Dirigenti SSN Myriam Pastorino e il segretario della Fp Cgil Cagliari Nicola Cabras dopo l’incontro con l’assessore Bartolazzi. “C’è la presa d’atto da parte dell’assessore del forte squilibrio riferito soprattutto al Brotzu e al Policlinico di Cagliari e il suo impegno ad applicare un criterio per migliorare le medie retributive delle realtà in maggior sofferenza”. Secondo la Fp Cgil “nei prossimi giorni si vedrà se si tratta realmente di un avanzamento nella vertenza, perché c’è da capire quali siano i criteri, tutti da scrivere, cosa si intenda per migliorare le medie retributive portandole verso un valore quanto più possibile omogeneo rispetto al livello regionale, e quali ulteriori risorse, oltre a quelle già previste, realmente l’assessorato metterà a disposizione per garantire retribuzioni dignitose a tutti i dipendenti del servizio sanitario regionale, i più bassi in Italia. Le risorse per la retribuzione sono solo una parte del problema che la Fp Cgil denuncia, c’è infatti la questione del più ampio confronto sulla programmazione del sistema sanitario regionale e delle condizioni di lavoro, temi urgentissimi dei quali oggi non si è parlato”.
La Confederazione Cosmed (Anaao, Aaroi- Emac, FVM) “saluta con soddisfazione l’apertura del confronto sindacale sulle risorse aggiuntive che è avvenuto oggi in Regione. A prescindere dalle differenze di metodo che potranno essere limate in incontri successivi, abbiamo apprezzato l’apertura della Regione a posizioni diverse, nell’ottica del miglioramento delle condizioni economiche delle due aziende attualmente in stato di agitazione. Ci auguriamo di continuare a lavorare a ritmo serrato per giungere quanto prima alla Deliberazione delle risorse accessorie e alla necessaria perequazione dei fondi. Nel frattempo continuerà lo stato di agitazione della dirigenza medica e sanitaria dell’Arnas Brotzu e della Aou Cagliari”.











