“Grazie di cuore a tutti per le vostre donazioni e il supporto ricevuto. Il vostro aiuto è stato fondamentale: ha permesso a papà Armando di vivere i suoi ultimi giorni senza sofferenze e di andarsene in pace, lottando con forza fino all’ultimo respiro”. Non ce l’ha fatta il ristoratore cagliaritano Armando Puddu, 68 anni, colpito da un ictus mentre era in vacanza in Thailandia con la famiglia: per far fronte alle cure e al ricovero molto costosi i figli avevano aperto una raccolta fondi sulla piattaforma gofoundme.
“Con i fondi rimasti, ci occuperemo della cremazione, del rimpatrio delle sue ceneri e del ritorno di nostra mamma Giusy. Grazie ancora di cuore”, scrivono ancora i figli.
Durante una vacanza a Koh Samui, in Thailandia, mentre si trovava a letto, Armando, che con la famiglia gestiva un ristorante in Indonesia, ha avuto un ictus emorragico.
Immediatamente soccorso, dal 21 novembre era ricoverato in una clinica privata, dove è stato operato. Successivamente, Armando è stato sottoposto a una tracheotomia, un passaggio necessario per aiutarlo a respirare da solo. I costi giornalieri del ricovero erano tra i 1000 e i 2000 euro: “per questo motivo continuiamo a chiedere il vostro prezioso sostegno, sia economico che affettivo, per garantire ad Armando la possibilità di completare il percorso di recupero. Il vostro aiuto rende tutto questo possibile e vi siamo infinitamente grati per esserci vicini in questa esperienza così difficile e complessa”, scrivevano i figli che però, a poche ore dal Natale, hanno comunicato il decesso di Armando.









