“Gli studenti hanno creato per quasi ogni scuola presente nella città metropolitana di Cagliari, un profilo Instagram “WEBBOH” e “NGL anonymous q&a” per diffamare i coetanei”, scrive Pisano, “è necessario intervenire perché aumenteranno i casi di bullismo e cyberbullismo. Che cosa fare? Parlare con gli studenti e farli riflettere sulla gravità di questo “gioco” crudele”.









