Mentre il consiglio regionale tenta di salvare il salvabile cercando una strategia che possa mettere in sicurezza legislatura, nomine e stipendi, il movimento 5 stelle entra a gamba tesa nella decisione dei giudici del collegio di garanzia della corte d’appello di Cagliari che ha dichiarato decaduta per irregolarità nelle spese elettorali Alessandra Todde dalla carica di consigliere regionale e dunque di presidente della Regione, definendo l’ordinanza-ingiunzione “sproporzionata e ingiustificata”. “La presidente Todde rappresenta un modello di politica trasparente e lontana da logiche di favore o interessi particolari”, dice la senatrice Sabrina Licheri. “Esprimo pieno sostegno alla sua azione amministrativa, guidata da principi di correttezza e attenzione esclusiva al bene dei cittadini. Confido che questa vicenda si risolva nel rispetto della legge e della giustizia, affinché non venga messa in discussione la credibilità e il lavoro svolto. Come movimento, saremo sempre al fianco di chi opera con trasparenza e integrità per il bene della comunità”.
Dichiarazioni che entrano nel merito di una decisione basata sull’analisi dei fatti e dei numeri: l’ordinanza del collegio contesta infatti sette irregolarità alla presidente, a cominciare dalla mancata nomina di un mandatario elettorale e di un conto corrente dedicato. Un pasticcio dopo l’altro, compresi pagamenti con paypal e cifre che non tornano, che hanno portato i giudici a una decisione basata su regolamenti precisi in vigore da sempre per garantire la trasparenza dei finanziamenti in campagna elettorale.
Il movimento 5 stelle continua dunque, ovviamente e comprensibilmente avendo strappato una vittoria molto più che insperata, a difendere il proprio fortino. Intanto, in consiglio regionale si cerca disperatamente una via d’uscita: nessuno, compresi i consiglieri dell’opposizione di centrodestra, vuole tornare al voto perdendo il prezioso seggio. La giunta per le elezioni ha ricevuto l’ordinanza e studierà il da farsi. Sul fronte alleati, a fronte di dichiarazioni ufficiali e corali, cresce inevitabilmente il malumore per una vicenda che rischia di travolgere tutto e che ha già sicuramente e irreversibilmente intaccato credibilità e fiducia dei cittadini.











