“Epolis buonasera”..la sua voce era così bella, così simpatica, che al giornale il direttore Antonio Cipriani aveva usato quell’intercalare come frase di saluto su Skype. Sarah è volata in cielo e oggi, i colleghi la piangono come si piange, di getto, soltanto davanti alla scomparsa delle persone semplici, uniche e speciali. Sarah Foschini, centralinista del Giornale di Sardegna dal 2004 al 2010, è morta dopo avere combattuto con un male che l’aveva portata nei mesi scorsi a una delicatissima operazione chirurgica. Aveva sempre un pensiero per tutti, sapeva dare una parola di conforto a chiunque, come soltanto le persone veramente pulite sanno fare.
Per questo non c’è nessuno, tra i giornalisti e i tecnici che lavoravano nella redazione di viale Trieste, che alla notizia di oggi non abbia provato un senso fortissimo di vuoto e di sgomento. “Una persona schietta e vera- spiega la collega Roberta Cireddu, che lavorava all’amministrazione del giornale- mi dispiace tanto, tutti noi la ricorderemo con grandissimo affetto”. Dolce Sarah, così tutti noi la salutiamo: aveva appena 45 anni. Ci sarà sempre un posto enorme per te, nel nostro cuore. Perchè sapevi sempre sorridere, e quel sorriso non lo dimenticheremo mai. Daniela Amenta, la capo redattrice del giornale, la ricorda così: “Ciao Sarah, apprendo ora, una mannaia in testa. Per ogni cane o gatto che salverò nel tentativo di salvare il mondo, mi sarai accanto. Lo so. Mi darai allegria e forza. Sono felice di avere conosciuto nei miei quattro anni a Cagliari una bellissima persona. Una grande donna. Mando alla tua famiglia, ai tuo amici un abbraccio grande grande”. A nome di tutti i colleghi di Epolis, un grande abbraccio ai familiari. Da tutti noi.