La sconfitta è stata netta, il centrosinistra al 60% a Cagliari è, sinora, un fatto unico. La coalizione c’è riuscita proponendo per la terza volta come sindaco Massimo Zedda, non certo un volto nuovo della politica. E il centrodestra si lecca amaramente le ferite: “La sconfitta era nell’aria, viste le Regionali il timore c’era ma si sperava di fare un risultato positivo”, afferma Pierluigi Mannino, pronto per iniziare la quarta consiliatura, la terza tra i banchi della minoranza da più votato di FdI con 569 voti: “Ho incrementato rispetto a cinque anni fa, il che fa piacere”. Nostalgia di Truzzu? “No, nostalgia nel non essere riusciti a dare corpo a un’idea di città che avevamo in mente, per voci e visioni diverse che si sono rivelate letali nel centrodestra. Ci sono stati molti cambi di casacche in Aula, non hanno agevolato il lavoro di chi governava e i cittadini lo hanno fatto pagare nelle urne, non votando molti consiglieri che hanno cambiato partito”. Chi ha le idee chiare, almeno sui punti principali da sviluppare, è invece Massimo Zedda: “Il sindaco dovrà guardare ogni singolo progetto senza posizioni ideologiche ma ricercando l’equilibrio. Le piste ciclabili, per esempio, vanno terminate solo se è possibile, mentre è chiaro che servono più parcheggi per togliere davvero le auto dalle strade e offrire soluzioni diverse a tutta la cittadinanza”.
E sullo stadio, tema del quale parla ogni singolo consigliere, Mannino è netto: “Qualcuno voleva inaugurarlo nel 2020 ma già allora dissi che non ero sicuro di poterlo vedere finalmente realizzato. Non si fanno le cose avventate e soprattutto non bisognerà mai sacrificare i soldi dei cittadini per uno stadio”. Tema suolo pubblico: “Servono concessioni pluriennali, dando quindi più garanzie agli operatori e evitare corse all’apertura per chi trova anche solo un buco in strada”. Sulla sicurezza, però, il centrodestra non ha fatto praticamente nulla in cinque anni di Truzzu: “Chiedete il perchè a chi ha candidato nel centrosinistra l’ex presidente della sicurezza. Io sono sempre stato coerente, spero anzi che Massimo Zedda resti per tutta la consiliatura e non se ne vada, tra tre anni, per le Politiche”.











