Non solo vacanze dai costi proibitivi, al top dei rincari di agosto c’è anche la tavola: sul podio, al primo posto svetta lo zucchero con un aumento del 43,3% in un anno, al secondo posto l’olio di oliva con un incremento del 37,1%, e sul podio, al terzo posto, ci sono persino le patate che salgono del 25,9% rispetto ad agosto 2022. Lo indica l’Unione nazionale consumatori, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione per stilare le top ten dei rincari e la classifica delle città con i maggiori rialzi per quanto riguarda servizi di alloggio, servizi di ristorazione e assicurazioni. In Sardegna è record anche per benzina e alberghi: + 22%.
Al settimo posto dei rincari annui, ci sono i voli nazionali che ‘decollano’ del 22% e sono la prima voce non alimentare nelle prime dieci posizioni. Guardando alla classifica mensile, in testa si piazza il trasporto marittimo con un +27,1%. Medaglia d’argento per i voli europei che aumentano del 9,6% rispetto a luglio. Un tema, quello dei costi dei trasporti aerei e navali, che colpisce particolarmente i sardi, ostaggio del mare e di un sistema di trasporti troppo spesso precario, poco funzionale e decisamente troppo costoso.
Sul gradino più basso del podio i supporti con registrazioni di suoni, immagini e video con un +9,2% mensile. Appena giù dal podio i pacchetti vacanza nazionali che costano il 7,6% in più, seguiti a ruota dal gasolio per mezzi di trasporto con +7%, dai voli intercontinentali (+6,6%) e dal gasolio per riscaldamento (+6,4%). “Il fatto che paghiamo il gasolio già il 6,4% su luglio non fa presagire nulla di buono per il prossimo inverno. Per questo il governo deve come minimo prorogare tutti gli sconti in bolletta”, afferma il presidente dell’Unc, Massimiliano Dona. Ma il governo tace su tutti i fronti: non si parla più di taglio delle accise sulla benzina, né di sconti in bolletta né tantomeno di interventi per provare a frenare l’inarrestabile corsa dei prezzi al supermercato.








