Massimo Zedda a Radio Casteddu: “C’è un problema legato ai ritardi, è da un anno che noi sappiamo che le attività che si svolgono all’aperto sono meno pericolose di quelle al chiuso e bisognava attrezzarsi prima, non aspettare l’ultimo giorno per autorizzare.
Un altro elemento è dato dal fatto che indubbiamente, oggi, le pedonalizzazioni fatte consentono a centinaia di persone di poter lavorare. Andare verso le pedonalizzazioni, la diminuzione delle auto è un percorso che ha premiato ancora di più e adesso è l’unico modo che gli consente di lavorare e, dove quelle operazioni non sono state fatte, gli esercenti sono in difficoltà.
Per quanto riguarda il piano acustico, sarebbe opportuna un’interlocuzione col governo.
In una fase come questa, dove da un lato si dice che bisogna usare tutti gli spazi all’aperto e, contemporaneamente, il comune di Cagliari approva un piano per ridurre gli spazi all’aperto, non sta in piedi. Io avrei lavorato per avere un adeguamento del piano con le esigenze di oggi”.
Risentite qui l’intervista del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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