Un orrore difficile persino da raccontare: per 18 anni ha maltrattato, violentato e costretto a mangiare per terra la moglie, da quando era poco più che ventenne, e le sue 4 figlie, da quando erano piccolissime, compresa una disabile a cui sottraeva regolarmente la pensione. Oggi l’uomo è stato condannato a 20 anni di carcere: abusi “orribili” da parte dell’imputato, definito un “padre padrone”, come emerge dall’indagine del pm di Milano Giovanni Tarzia.
Una delle ragazze era costretta a “mangiare per terra, senza posate, come un animale” o a stringere un “sacchetto di plastica” in testa alla moglie. L’uomo, 43 anni, era accusato di maltrattamenti, violenza sessuale, ed estorsione. In carcere dal dicembre 2021, aveva vissuto con la famiglia tra Napoli e Milano.
Oggi l’epilogo della vicenda, con la condanna del collegio del tribunale a vent’anni per maltrattamenti aggravati, violenza sessuale (in particolare sulla moglie), estorsione, dato che si sarebbe fatto dare la pensione di una figlia disabile ed uso indebito di una carta di credito dei familiari. Prescritta, invece, un’ipotesi di sequestro di persona. Una condanna più pesante di quella chiesta dalla procura, di sedici anni e mezzo. Tra 10mila e 40mila euro i risarcimenti fissati per le donne. Dopo aver espiato la pena, l’uomo sarà sottoposto a un anno di sorveglianza.













