Al museo archeologico in mostra l’arte contemporanea di René Rijnink: tra i cimeli provenienti dal passato, le tele di arte visiva si intersecano perfettamente con quella che racconta la cultura di decine di secoli fa. Sino a fine agosto potrà essere visitata gratuitamente all’interno dei locali del museo.
Mirco Renzetti, curatore d’arte, “da 20 anni questo artista è colui che rappresento più di tutti e mi sono chiesto cosa potesse intersecare arte visiva, contemporanea con il museo. Un luogo che è motivo di interesse da parte della gente, chi va è perché vuole entrare in un’altra dimensione e ogni oggetto che viene estrapolato dal suo contesto e messo in vetrina può scatenare la fantasia di chi lo guarda, lo ammira e immergersi nel mondo del passato”. Ecco, allora, come la proposta di questa mostra, del consigliere Michele Cireddu, ha trovato il suo giusto equilibrio.
René Rijnink, pittore e incisore olandese, è nato ad Amsterdam nel 1949. Ha frequentato l’accademia di belle arte (Kunstacademie) ad Aja (den Haag) con maestri come Nol Kroes, George Lampe e Jan Sierhuis.
Ha poi studiato la pittura fiamminga ad Anversa (Antwerpen), concentrandosi sugli artisti James Ensor, Karel van de Woestijne e Rubens. L’espressionismo tedesco di autori come Otto Dix e Karl Hubbuch lo ha influenzato nel suo percorso di sviluppo artistico.
È arrivato in Sardegna quasi per caso, durante un viaggio, e non ha mai più lasciato l’Isola. Nel corso degli anni le sue opere sono state esposte in diverse gallerie in Olanda e in Italia (a Bologna, Milano, Piombino, Terni e Cagliari). Ha esposto anche negli Stati Uniti con una personale a New York (Synchronicity fine arts 2006).












