Da Caterina Murino alla coppia Pinna-Cossu, la Banda delle Crocchette ha compiuto la sua missione

7 giorni, 2000 chilometri, 38 tra rifugi, colonie, privati, 3000 chili di crocchette: “4 pazzi accompagnati da altri 3 fuori di testa per dare voce a circa 4930 pelosi di nessuno e ringraziare tutti quei volontari che 365giorni all’anno si dedicano a loro”.


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Missione compiuta per Caterina Murino e i suoi amici che, nei giorni più caldi di tutto l’anno, hanno girato la Sardegna, in lungo e in largo, per donare conforto agli amici a quattro zampe.

Una missione speciale messa in atto al solo fine di sensibilizzare sempre più verso il benessere animale e un aiuto concreto a chi si prodiga verso “quelle anime pelose, quelle anime di nessuno hanno solo loro. E allora grazie a voi pazzi che mi avete assecondato e aiutato in questa impresa folle e non vi siete tirati indietro” ha comunicato l’attrice cagliaritana. “Edouard, Fabrizio, Alessandra i miei compagni di viaggio, non vi ringrazierò mai abbastanza e sapete benissimo che mentre sto scrivendo le lacrime mi stanno annebbiando la vista”. Dolcezza, empatia, sentimenti puri e autentici che mettono in risalto la propensione a esser vicini e a darsi da fare concretamente per donare un po’ di bene, in questo caso verso gli animali. Un team che ha avuto il supporto di tanti, da chi ha prestato il furgone trasporta crocchette a chi ha messo a disposizione il deposito “e averci accolto sempre negli orari più impensabili” e, per non dimenticare, chi ha donato le crocchette. “In tanti mi avete chiesto come poterci aiutare, nulla di più semplice: sotto tutti i post ci sono i nomi e i luoghi dei rifugi e colonie e ci sono ancora tanti tantissimi rifugi/colonie/privati che per mancanza di tempo e di mezzi non abbiamo potuto visitare, informatevi anche vicino a casa vostra su chi ha bisogno d’aiuto. Qualsiasi aiuto è una manna dal cielo per loro, che sia di natura economica o manuale, mancano volontari appassionati e di buona volontà, vi prego non lasciamoli soli e non giriamoci più dall’altra parte pensando sempre che ci sarà qualcuno che lo farà per noi”.


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