Salvo il liceo che conta vanti e pregi, punto di riferimento per centinaia di ragazzi che scelgono di seguire e apprendere la formazione classica e linguistica per gettare le basi sulle quali costruire il proprio futuro. In una scuola già ampiamente penalizzata sia per il calo di “clienti” che per una serie di problematiche legate, per esempio, alle strutture, ai trasporti, la notizia divulgata dal primo cittadino è come una boccata di ossigeno per chi ha fame di cultura e istruzione. La giunta regionale ieri ha ridotto, con una delibera, gli accorpamenti da 9 a 6, “escludendo il Medio Campidano e riconoscendo le peculiarità di un territorio già duramente colpito in passato. In una zona caratterizzata da trasporti pubblici poco efficienti e da istituti scolastici distanti tra loro, questa decisione rappresenta una conquista fondamentale per preservare l’eccellenza del nostro sistema educativo e garantire un futuro di opportunità per i nostri giovani”.
Non solo: “È necessario investire in infrastrutture moderne, ampliare l’offerta formativa, promuovere l’innovazione e garantire trasporti efficienti. Inoltre, va riconosciuto il valore del personale scolastico, troppo spesso trascurato, e garantite risorse adeguate per supportare il loro lavoro.
Continueremo a lavorare per garantire maggiori investimenti nell’istruzione, unico vero ascensore sociale capace di elevare e garantire un futuro all’altezza dei sogni e delle ambizioni delle giovani generazioni”.












