La campagna vaccinale riguardante l’RSV (virus respiratorio scienziale) sarebbe già attiva dal mese di ottobre nelle altre regioni, la Sardegna risulta scoperta relativamente all’asl 8, nonostante si tratti di un virus altamente pericoloso, colpendo i bambini da 0 a 2 anni, con un’incidenza superiore nei neonati. Da fonti incerte si apprende che la regione avrebbe già acquistato dei lotti del suddetto vaccino, resta l’incognita del motivo per il quale ad oggi, pediatri asl e presidi ospedalieri non dispongano di quest’ultimo. La testimonianza di Maria Loi, giovane mamma che due anni fa si è trovata, insieme al suo bambino a dover fare i conti con il virus: “A Gennaio 2023 mio figlio è stato ricoverato con la bronchiolite provocata dal virus scienziale”, “Mi sta molto a cuore e mi indigna il fatto che ad oggi, avendo la soluzione, non venga sfruttata per evitare ricoveri”. L’ospedale Brotzu nella giornata di ieri ha fatto sapere che presto sarà disponibile la vaccinazione, non specificando i tempi di attesa, nel frattempo tutti i bambini facenti parte la zona di Cagliari non sono stati ancora vaccinati. Considerata la situazione di urgenza, un pediatra si sarebbe preoccupato di mandare una segnalazione alla regione, senza però ricevere alcuna risposta. Il virus si manifesta solitamente con un picco a gennaio, motivo il quale la campagna vaccinale risulta in forte ritardo, generando conseguenze potenzialmente disastrose in primis per la salute dei bambini, dando vita in secondo luogo, ad un incremento di ricoveri certamente evitabili grazie alla tempestiva somministrazione dei vaccini.











