Campi immensi di queste piante che richiamano, in genere, altre vocazioni più “leggere” ma la canapa ha ben altre proprietà oltre quelle sprigionate dalla combustione: terapeutiche soprattutto e, forse, come fonte energetica e ambientale. I dati degli studi condotti in questi anni verranno esposti oggi in un convegno. Coordinato dall’Agenzia Agris Sardegna, il progetto “Canopes” ha coinvolto l’agenzia Sardegna Ricerche con la Piattaforma Energie Rinnovabili, l’Università di Sassari con il Dipartimento di Agraria e l’Università di Cagliari con il Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente.
Nella giornata informativa dedicata a ricercatori, tecnici e imprenditori agricoli, si parlerà, quindi, di quanto emerso durante il progetto a proposito di gestione colturale della canapa in condizioni ordinarie e su suoli inquinati; produzione di biogas dai residui colturali di canapa; produzione di oli; impatto della coltivazione sul contenuto di carbonio organico nel suolo; sostenibilità economica e ambientale delle filiere connesse alla canapa.
È stata verificata la possibilità di procedere all’urgente bonifica di terreni agricoli sottoposti a fenomeni di grave inquinamento da agenti chimici persistenti tramite la coltivazione della canapa.
Grazie a due convenzioni stipulate con Agris nel 2016 e nel 2020, Sardegna Ricerche ha avuto l’opportunità di collaborare con l’Agenzia Agris Sardegna al progetto per l’organizzazione e la conduzione di sperimentazioni su scala pilota per la produzione di biogas dalle paglie di canapa presso la Piattaforma Energie rinnovabili di Sardegna Ricerche nella sede di Macchiareddu.
Al convegno parte Carla Asquer della Piattaforma Energie Rinnovabili, responsabile scientifica delle attività di sperimentazione in capo a Sardegna Ricerche in tale ambito dal 2021, che illustrerà i risultati degli studi effettuati con un intervento dal titolo “Produzione di biogas dai residui colturali di canapa: risultati sperimentali e considerazioni”.