L’intervista di oggi al sindaco Giacomo Porcu di Uta, ultima città metropolitana entrata nel progetto. La nuova amministrazione è stata eletta da poco meno di un anno. Nel giugno 2015 ha sbaragliato la concorrenza, in politica da diverso tempo. Infatti, la giunta è formata da persone comuni che in linea di massima non hanno mai fatto parte della vecchia politica del paese. Alle elezioni si presentarono con la
Lista civica ” Inversione a Uta”.
Ormai è passato quasi un anno dal vostro insediamento. Quali sono i progetti che siete riusciti ad attuare in questo periodo?
“Intanto siamo stati inseriti dalla Giunta Regionale nel progetto Iscol@ per la realizzazione di nuovo polo scolastico, vera emergenza a Uta dove da anni si soffre la realtà delle scuole Garibaldi inagibili, i cui lavori sono ripresi da mesi e speriamo si possano chiudere a strettissimo giro”.
Anche la raccolta differenza è stato un tema molto a cuore dall’amministrazione, giusto?
“Si. Abbiamo attuato una nuova organizzazione della raccolta differenziata che è passata dal poco lusinghiero 49 % di un anno fa al 73% di febbraio. Dato che ci rende fiduciosi in una riduzione della Tari per il 2016 e speriamo anche per gli anni a venire. Abbiamo rimesso in piedi il servizio di pulizia stradale con l’autospazzatrice ferma da troppi anni”.
E per quanto riguarda il sociale?
“Abbiamo aperto il servizio d’ascolto nelle scuole, rivolto agli adolescenti, ai loro genitori e agli insegnanti. Ancora, installazione del defibrillatore al palazzetto dello sport,giochi inclusivi per il parco, acquisto e installazione del sollevatore per disabili in piscina
Cestini differenziata nelle scuole , nel comune e nel parco.
Collaborazione con WWF,piano di emergenza,riduzione spese telefoniche coi nuovi contratti”.
Avete trovato delle difficoltà?
“Comunque tenendo conto della situazione di forte criticità che sapevamo di incontrare diciamo che al momento siamo in linea con quanto preventivato. Il primo periodo serve per analizzare i problemi e ragionare sulle possibili soluzioni che si dovranno sviluppare al meglio da oggi in poi. Siamo consci che Uta ripone grandi aspettative nella svolta che abbiamo voluto dare. L’unica soddisfazione che per noi conta sarà quella degli utesi dopo 5 anni del nostro lavoro”.
Ora Uta fa parte del progetto metropolitano. Immagino sia una grande soddisfazione…
“Si, abbiamo lavorato perché Uta uscisse dell’isolamento in cui è stata per troppo anni cercando di essere un protagonista per la crescita del territorio. Siamo infatti nella città metropolitana di Cagliari e non escludiamo altre azioni in ambito intercomunale”.
Altri sogni realizzati?
“Abbiamo finanziato e dato avvio ad un adeguamento della sicurezza dell’ingresso dalla Pedemontana con l’installazione del guard rail, abbiamo finanziato e stanno partendo i lavori di adeguamento dell’illuminazione pubblica e di nuove installazioni In più con dei contributi volontari di noi amministratori abbiamo finanziato 7 borse di studio per neolaureati. Un piccolo ma simbolico gesto verso i nostri giovani. Dimenticavo: abbiamo fatto tanti eventi per azzerare la distanza tra cittadini e istituzioni come: gli incontri periodici dal titolo”Fuori dal Comune “, festa dei neonati, festa dei diplomati, vari incontri a tema come il Festival del paesaggio e lo studio sulla riqualificazione del centro storico”.
Cosa ha ancora in programma Inversione a Uta?
“C’è ancora tanto da fare. Le priorità saranno legate allo sviluppo delle opportunità per le attività economiche e le relative ricadute occupazionali. Miglior utilizzo delle risorse finanziarie per qualche intervento relativo alla sicurezza e manutenzione di arredi urbani e strade. Informatizzazione della macchina comunale per migliorare i servizi ai cittadini e realizzare sei risparmi da reinvestire nei servizi. Migliorare il controllo e la tutela del territorio per proseguire la campagna contro gli incivili che sporcano campagne e tessuto urbano”.












