Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua indignazione per il fatto che un individuo con un simile passato criminale possa essere stato rilasciato e abbia potuto commettere un altro crimine così grave. Anche il ministro Matteo Salvini è intervenuto invocando la “castrazione chimica” per pedofili e stupratori, in vigore in diversi paesi europei.
Mulas ha una lunga storia di reati sessuali e violenze, con vittime che includono donne e minorenni. È stato condannato a otto anni e tre mesi per un doppio tentato stupro nel 2006 e ha anche subito processi per circonvenzione di incapace e falso.
Il caso ha sollevato questioni sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di misure più severe per prevenire crimini del genere. Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha espresso il suo “raccapriccio, impotenza e dolore” per il crimine e ha espresso la sua solidarietà alla vittima e alla sua famiglia.










