Michela Fiori, 40 anni, algherese, è stata uccisa il 23 dicembre per mano del marito dal quale si era recentemente separata. Una situazione che lui non voleva accettare. Si era rivolta anche al centro antiviolenza per farsi aiutare, perché aveva paura. E’ l’ennesima vittima di femminicidio.
Ormai non si contano più le donne uccise da un compagno, un fidanzato, un ex, da un uomo a loro vicino, che avrebbe dovuto amarle, proteggerle. La violenza sulle donne è endemica, non conosce confini, nazionalità, classi sociali. In Italia una donna viene uccisa ogni 72 ore. Un fenomeno agghiacciante.
Anche Michela è stata uccisa, strangolata. Ha lottato con tutte le sue forze per sfuggire alla furia di suo marito Marcello Tilloca, 45 anni, ma non ce l’ha fatta.
A rimanere orfani con un padre in carcere e senza più una madre, strappata al loro affetto, i due figli di 10 e 12 anni. Che cosa ne sarà di loro, ora? Alghero si mobilita per dare un futuro a queste povere vittime: è stato disposto un fondo di solidarietà “Un futuro ai bambini di Michela”, al quale hanno già contribuito il Comune e banco di Sardegna.
Per chi volesse contribuire può farlo tramite il conto intestato a Comune di Alghero, codice IBAN IT87S0101584899000070688228, causale: un futuro per i bambini di Michela
“Sarà possibile anche l’adozione di vicinanza cioè contributi mensili permanenti per contribuire a dare ai ragazzi strumenti atti ad assicurare gli studi, l’inserimento lavorativo futuro e l’attività sociale- spiega il Sindaco di Alghero Mario Bruno. E’ stato inoltre istituito un comitato di gestione e indirizzo del fondo costituito da Comune, Diocesi, Banco di Sardegna, Dirigente scolastico, curatore dei bambini (appena verrà nominato) e Società Sportiva Nettuno, la squadra di calcio dei ragazzi.”
Sabato 29 dicembre alle 10:30 presso la cattedrale di Alghero, si terranno i funerali di Michela Fiori, il sindaco ha disposto il lutto cittadino.










