Un dramma terribile accaduto il 2 gennaio di 2 anni fa a Torre del Greco. Adalgisa Gamba viene vista sulla spiaggia con il suo bimbo in braccio già morto chiedere aiuto. Inizialmente la donna aveva dato una versione dei fatti che poi le indagini hanno puntualmente smentito. Non era stato un incidente ma era stata proprio lei a buttare il bimbo in acqua perché convinta che fosse autistico. A coadiuvare questa sua convinzione, delle ricerche effettuate in internet. Il bimbo avrebbe avuto la visita da uno specialista proprio il giorno dell’omicidio. Oggi la Corte d’Assise di Napoli di è pronunciata su questa orrenda vicenda, assolvendo la 42enne perché dall’accusa di omicidio premeditato perché “incapace di intendere e di volere”, e quindi non imputabile. È stata inoltre disposta la libertà vigilata per almeno di 15 anni in una struttura di riabilitazione. Una sentenza destinata a far discutere che ha subito riscontrato l’indignazione del padre del piccolo neo confronti della moglie: “Devi morire, sei un’assassina”. Una posizione che l’uomo non ha mai abbandonato, fermo sul fatto che la donna abbia deliberatamente ucciso il loro bambino. Anche in Aula, il marito della donna è stato più che chiaro di fronte ai giudici: “Non ha avuto il coraggio di abortire e l’ha ucciso dopo. È un diavolo, un mostro, che ha ingannato me, mio figlio e anche i periti”. Come ulteriore segnale, il padre ha voluto portare in aula il cappellino del piccolo, lasciato sul banco, affinché nessuno dimentichi ciò che è accaduto.













