Insulti e minacce scritte da chi, con una logica folle, si scaglia contro il Tyrrhenian Link e riesce a ottenere un doppio effetto: quello della condanna unanime e forse molto presto, di una denuncia. Il destinatario di frasi choc (che si possono leggere nello screenshot di un gruppo WhatsApp tanto caro forse alle tradizioni sarde, ma con picchi di follia ragguardevoli). Impossibile sperare di avere dichiarazioni dal diretto interessato, le uniche due parole sono chiare, “no comment”. Per il resto, il testo choc si può leggere nella foto di questo articolo: le parole più leggere scritte da una certa Marilù sono già abbastanza gravi perchè inserite in frasi da denuncia. La meno intensa, che potrebbe valere una denuncia per diffamazione, è “un vero sardo non si venderebbe l’anima per il suo potere!”. Il gruppo WhatsApp si chiama “Sardigna a Is Sardsus”, chi lancia minacce e frasi da bollino rosso è una tale Marilù. Il video allegato è quello nel quale Milia aveva dichiarato che il doppio cavo sottomarino “Porterà energia alla Sardegna, nessun impatto sul territorio quartese. Stanno girando voci da no vax”.
E quelle due parole, “no vax”, non erano suonate strane a molti. Ci sono i comitati di cittadini e residenti, certo, contro quella che definiscono una “speculazione”, ma anche qualche realtà formata da chi, negli anni più duri del Covid, era sceso in piazza a protestare contro dosi di anti Covid, green pass e mascherine. “Massima solidarietà da parte di tutti i componenti della Città Metropolitana”, dice il vicesindaco Damiano Paolucci. È stato lui, nell’incontro odierno aperto al pubblico con un unico tema, il Tyrrhenian Link, a informare tutti sulle ragioni dell’assenza di Milia: “Ha subìto delle intimidazioni. Da parte di tutta l’assemblea metropolitana, massima vicinanza al collega. Le opinioni contrarie si fanno emergere, come sempre, con toni civili”. Massima solidarietà anche dal comitato dei contrari al cavo sottomarino, a pronunciarle è la loro portavoce Rita Corda.