Cancellarsi dall’albo degli avvocati per fare il becchino? E’ quanto è avvenuto a Verona, dove un legale si è cancellato dall’ordine per partecipare ad un concorso comunale bandito per coprire un posto di becchino. A parlarne, in un convegno ad hoc organizzato alla Liuc di Castellanza, sulla crisi delle professioni è il presidente dell’ordine degli avvocati di Busto Arsizio, Angelo Proserpio. Quello del becchino è certamente un esempio estremo, evidenziato nel corso del convegno raccontato da VareseNews, ma che ben rappresenta la crisi attraversata da molte professioni italiane, e in primis da quella forense. Una crisi determinata dai più svariati fattori e condizionata dall’inefficienza del sistema giustizia e dalla sfrenata concorrenza. Ma non solo. Ad entrare in gioco è anche una vera e propria trasformazione della figura dell’avvocato, che si ritrova ad operare non soltanto come il difensore dei diritti ma altresì come professionista che fornisce “servizi” in una logica di mercato sempre più competitiva.
Fonte: Avvocato si cancella dall’albo per fare il becchino
(www.StudioCataldi.it)












