Foto da copertina e decine di persone per la corsa verso la libertà della tartaruga Nicoletta che ha rischiato la vita per aver mangiato troppa plastica: dopo un mese di cure, la Caretta caretta ha potuto prendere nuovamente il largo con la speranza che non ingurgiti più le sostanze tossiche al posto del suo consueto cibo. Presenti anche due scolaresche al fine di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto ambientale. A darne notizia è il Parco Naturale Regionale Porto Conte che ha spiegato le modalità del rilascio in mare, avvenuto ieri mattina, del giovane esemplare recuperato il 20 marzo a CapoCaccia “e messa in salvo seguendo i protocolli della Rete regionale per la conservazione della fauna marina della Regione Sardegna, istituita presso l’Assessorato della Difesa Ambiente – Servizio tutela della natura”. “Il diportista Dario Bernardi aveva recuperato l’esemplare dopo averlo avvistato in stato di galleggiamento con evidenti difficoltà ad immergersi causate dall’ingestione di materiale plastico.
In seguito alla segnalazione del ritrovamento alla Capitaneria di Porto di Alghero, l’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana (nodo della Rete Regionale) e il Centro Crama del Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta si sono occupati del recupero e dell’ospedalizzazione della tartaruga.
Dopo circa un mese di cure presso il CRTM dell’Osservatorio del mare nella località di Cala Reale sull’isola dell’Asinara, Nicoletta è finalmente tornata libera in mare”. Un momento emozionante seguito non solo dagli staff degli enti preposti, i presidenti e i direttori delle due aree protette Raimondo Tilloca e Mariano Mariani, Giovanni Cubeddu e Vittorio Gazale ma anche da due classi delle scuole di Alghero. “L’evento ha rappresentato un importante momento di educazione e sensibilizzazione sulle tematiche di conservazione della fauna marina, nonché l’occasione per mettere a punto le prossime collaborazioni legate alla gestione coordinata della grande area ZSC marina che unisce le due aree protette AMP Capo Caccia – Isola Piana e il Parco Nazionale dell’Asinara, l’avvio del nuovo progetto comunitario Talassa e i percorsi comuni di certificazione con il marchio della rete dei parchi”.











