Ha ucciso la moglie e i due figli con la pistola che deteneva regolarmente e poi si è tolto la vita. E’ successo la scorsa notte in una villetta di Tempera, frazione dell’Aquila. Carlo Vicentini, urologo aquilano, di 70 anni, era in pensione da un mese, e secondo gli inquirenti è stato lui a compiere il terribile gesto, forse spinto dalla disperazione per le condizioni disperate del figlio maggiore Massimo, 43 anni, ormai da tempo attaccato a un respiratore. Sul posto la polizia e il magistrato di turno.
I corpi sono stati trovati ognuno nella sua camera, quello della ragazza sotto il letto come se avesse provato a sfuggire all’aggressione del padre, I vicini e i familiari hanno raccontato di non avere più notizie della famiglia da mercoledì. Il medico abitava con la moglie Carla e i due figli, Massimo, 43 anni, e Alessandra, 36 anni, dietista, da poco assunta alla Asl di Teramo.
Sembra che Vicentini abbia lasciato un biglietto per spiegare il suo gesto.













