“Non c’è nessuna contraddizione tra l’obiettivo di realizzare la transizione verde della Sardegna e l’approvazione di una sospensiva di massimo 18 mesi che blocca ogni nuovo progetto di energia rinnovabile, eolico e fotovoltaico per fermare quello che è stato definito assalto speculativo delle multinazionali”. Così ha dichiarato la presidente Todde su la7 a L’aria che tira. “Noi vogliamo farla la transizione, e la faremo, ma come vogliamo noi, non sulle spalle dei sardi e delle comunità. Il popolo sardo sta difendendo le proprie prerogative ed io ne sono il portavoce. Ma dobbiamo ricordarci che abbiamo l’obiettivo di essere decarbonizzati entro il 2040 e dobbiamo iniziare a lavorare sotto questo aspetto anche per tagliare la bolletta dei sardi. Le pale arrivate a Oristano sono destinate a un impianto i cui lavori sono iniziati da oltre un anno, mentre noi abbiamo bloccato le nuove autorizzazioni perché pensiamo” siano oggi soggette a regole non sensate per la Sardegna. Stiamo lavorando sulla mappa delle aree idonee perché il nostro obiettivo è quello di “decidere noi dove fare o non fare un impianto. Ricordo ancora che possiamo bloccare i progetti in essere che non hanno iniziato i lavori, non quelli che li hanno iniziati. La Sardegna non è il laboratorio di nulla e troverà la sua strada. Il progetto cinese nella Nurra non si farà mai fino a quando sarò la presidente della Sardegna”.












