Paura a bordo del volo Ita che, da Fiumicino, avrebbe dovuto raggiungere l’aeroporto di Cagliari-Elmas. Per ben due volte il pilota ha tentato il decollo ma, forse per cause tecniche, è stato poi costretto a diminuire i giri del motore sino al blocco completo. L’aereo, stando a quanto raccontano i passeggeri, viaggiava a pieno carico: c’è chi è rimasto terrorizzato per i due tentativi di decollo non andati a buon fine, con le operazioni classiche di lancio sulla pista già iniziate. Alla fine, tutti a terra. “Saremmo dovuto partire alle diciannove”, racconta Giuseppe Onorato, avvocato sassarese, anche lui costretto a restare nell’aeroporto romano in attesa di nuove comunicazioni. Il legale conferma che “c’erano persone impaurite a bordo”. Per un po’ di tempo nessuna comunicazione, ma solo un buono da quindici euro da spendere in uno dei bar dell’aeroporto, una magra consolazione. Il volo è stato rischedulato: “Ci hanno comunicato che hanno dovuto cambiare aereo ed equipaggio perchè, dopo due voli abortiti, hanno il diritto al cambio. Un mio amico, pilota dell’aeronautica, mi ha detto che nella cabina del pilota si deve essere accesa una spia di avviso”.
Poi, l’eterna fila al nuovo gate: “Non hanno messo ancora il personale”. La situazione si è sbloccata poco prima di mezzanotte, quando è iniziata la “chiama” di tutti i passeggeri che, armati di bagagli ma soprattutto di stanchezza e rabbia, hanno pazientemente atteso di essere chiamati per le verifiche del biglietto e le nuove procedure di imbarco: “In centoventi, dei 180 iniziali, hanno deciso di imbarcarsi”.











