Terremoto Lega in Sardegna. Il Carroccio perde pezzi a pochi mesi dalle elezioni regionali dopo 5 anni di promesse e proclami al governo della regione con il Partito sardo d’Azione di Solinas. L’ex assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, responsabile del comparto sanità per il partito di Salvini, si è dimesso con una durissima lettera a Salvini in cui non risparmia bordate e accuse.
“A essere tradita per prima, la promessa di un nuovo modo di fare politica, che è stata invece appaltata in maniera del tutto prona ed acritica al presidente Solinas ed al Psd’az”, scrive Nieddu. “Al contempo all’interno del Movimento, si è assistito ad una concentrazione di incarichi come nemmeno ai tempi della prima Repubblica. Per completare l’autodistruttiva cessione di sovranità, col tuo benestare, è stato deciso di cedere l’assessorato alla Sanità proprio nel momento in cui si potevano cominciare a raccogliere i frutti del duro lavoro fatto negli anni precedenti, dapprima nella gestione del Covid, con risultati che lo stesso Solinas ha sempre definito i migliori tra le regioni italiane. Poi – incalza Nieddu – con la messa a regime della riforma sanitaria nonostante gli ostacoli frapposti proprio da chi avrebbe dovuto agevolarne il percorso. Tutto questo è stato reso possibile dalla succube e interessata acquiescenza di chi dentro la Lega, avrebbe invece dovuto tutelare non la mia persona, ma la funzione che ho sempre assolto con dignità e onore nel solo interesse della Sardegna e dei sardi”.
Nieddu è stato sostituito in fase di rimpasto da Solinas con Carlo Doria, suo amico personale, sonoramente bocciato alle urne durante le ultime elezioni politiche. Più volte, dopo l’estromissione di Nieddu, il vicepremier lo aveva incontrato per parlare di un possibile incarico romano, promessa che non ha mai avuto seguito. Oggi, le dimissioni. Nieddu alle prossime elezioni regionali si candiderà con l’Udc.











